venerdì 15 luglio 2005

L'albero dei regali

La piazza era deserta come tutte le notti mentre stavo seduto sugli scalini della chiesa parlando con il mio miglior amico e sorseggiando una birra.. La chiesa era un posto per me molto familiare dato che da anni cantavo nel coro.

Un rumore ci fece trasalire, era un grosso fuoristrada che si era fermato a lato della costruzione. Ci sembro' strano, la chiesa qui e sempre aperta e spesso barboni e ubriconi vengono a smaltire o dormire.. e qualche volta bevono anche il vino della messa.. ma una macchina cosi' costosa era fuori luogo.

Pensai che l'albero di natale allestito dentro la chiesa facesse gola a qualcuno.. i fedeli, su invito del parroco, avevano posto dei giocattoli sotto di esso da destinare ai bambini poveri..

Il fuoristrada riparti immediatamente senza che nesuno fosse sceso.. forse ci avevano visti.. la cosa mi insospetti'.. dissi al mio amico di andare e quando lui scompari' alla vista feci il giro dell'isolato per poter tornare indietro. Come sospettavo il fuoristrada era li. Entrai silenzioso e mi diressi lentamente verso l'albero.. vidi due figure distinte.. un uomo ed una donna che reggevano due grossi sacchi.. ora alla luce li riconsoco.. lei viene spesso a messa una bella donna sulla quarantina, dalla mia posizione nel coro non mi sfugge nessuno.. lui invece viene di rado.. so essere suo marito.. stanno svuotando due enormi sacchi di giocattoli sotto l'albero.. lei mi vede e sorridendo si porta un dito sulle labbra.. poi si avvicina e sussurra.. "mi raccomando.. nessuno deve saperlo".

Il giorno dopo faccio qualche domanda in giro.. hanno scoperto in modo definitivo ieri che non potranno mai avere dei bambini loro.

JF. Massachusetts

(citato a memoria da "Ho creduto che mio padre fosse Dio" )

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